
Le candele - Un po' di storia

Storicamente la nascita della candela viene datata attorno al IV - V secolo a.C. Il popolo a cui si attribuisce la sua paternità è quello greco, ma esistono ritrovamenti che ne dimostrano l’uso fra gli Etruschi e probabilmente anche fra gli antichi Egizi.
A testimonianza della sua larga diffusione, basti pensare che sono stati trovati candelabri in pietra del XII secolo a.C. a Creta e Micene, oltre a citare il famoso e antico candelabro ebraico a sette bracci, custodito nel tempio di Gerusalemme.
I romani, nonostante utilizzassero prevalentemente l’illuminazione a lanterna ad olio, conoscevano perfettamente la fabbricazione e l’utilizzo delle candele.
Sin dall'antichità la candela aveva una duplice “funzione”: era sì una fonte di illuminazione, ma veniva ad essa assegnata un ruolo di protezione divina.
Impiegata già nelle cerimonie pagane, venne di seguito utilizzata anche nelle cerimonie liturgiche cristiane
Utilizzata via via nell’arco dei secoli, in Occidente, a partire dal Medioevo, la candela cominciò a rivaleggiare con la lampada ad olio.
La fabbricazione prevedeva l’utilizzo di grasso animale (sego), pece o cera d’api, ma solo i nobili potevano permettersi le ultime, le uniche che non emettessero odori sgradevoli.
L’uso delle candele come mezzo di illuminazione nelle case private si impose dal XIII secolo, ma solo dalla metà del XIV secolo, in Italia, si diffuse l’uso delle candele in cera d’api.
Si dovrà aspettare sino ai primi anni del XIX secolo per avere candele inodori, dal colore più bianco e con una combustione migliore grazie ad una elevazione punto di fusione: in quel periodo (1818) due francesi, Braconneau e Simonin, crearono candele utilizzando la stearina, una cera priva di grassi.
Ci vollero circa 15 anni per perfezionare i materiali anche se il problema più grosso fu il lucignolo o stoppino, elemento fondamentale per un regolare consumo di una candela.
Questo venne realizzato nella maniera ottimale per un regolare consumo della candela nel 1835, immergendolo in soluzioni saline per migliorare la combustione, aumentare la luminosità e diminuire l’emissione di fumi.
Ai giorni nostri, le candele industriali sono per lo più create utilizzando paraffina, (derivato del petrolio) che viene versata in stampi e poi alternativamente scaldata e raffreddata.
Alternative naturali della paraffina (ma molto più costose) sono la soia e la cera d’api.
Utilizzo delle candele
Come abbiamo detto in precedenza, fin dall'antichità le candele erano utilizzate nelle cerimonie pagane durante i riti propiziatori.
Ormai mi conoscete, sebbene sia una Strega, non parlerò di incantesimi, di candele wicca, di "libri delle ombre"...
No, io seguo la storia, la cultura popolare, le antiche credenze.
Nel mio mondo esistono i "Riti" o i "Rituali", gli incantesimi li lascio fare ai maghi durante le sessioni di gioco a Dungeons & Dragons.
Ma torniamo agli utilizzi…

CANDELE RITUALISTICHE
Le Candele Ritualistiche sono utilizzate come mezzo per esprimere un intento, come omaggio per una divinità, durante una preghiera o nei rituali religiosi e pagani.
Due esempi caratteristici dell'utilizzo delle candele nei riti religiosi sono Candelora e Imbolc.
La Candelora, festeggiata il 2 febbraio, ha una duplice valenza: i cristiani celebrano la presentazione di Gesù Bambino al Tempio, nelle tradizioni contadine, invece, questa giornata poteva sancire la fine o la continuazione del clima rigido; dunque una data fondamentale per comprendere l’andamento del raccolto.
In entrambi i casi si festeggiava (o si cercava di prevedere il futuro) utilizzando le candele.
Imbolc è l'antica festa del culmine dell'inverno presso le nazioni celtiche di lingua gaelica, ripresa nelle tradizioni contadine.
Cadeva tradizionalmente il 1° febbraio, giorno mediano tra il Solstizio d'Inverno e l'Equinozio di Primavera, celebrava la luce, espressa dall'allungamento della durata del giorno, e la speranza per l'arrivo della primavera. Era tradizione perciò celebrarla accendendo lumini e candele.
Il colore
La magia delle candele è altresì connessa alla cromia che essa possiede in quanto, in base al colore di cui è costituita, il suo significato varia considerevolmente. I colori sono connessi all’energia che emana la candela e a seconda del rituale che viene messo in atto, si utilizzano cromie differenti.
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CANDELE PER AROMATERAPIA
L’aromaterapia è una pratica olistica che agisce su processi fisici, mentali e spirituali attraverso l'uso di essenze concentrate in alcune parti delle piante officinali: fiori, resina, corteccia, radici, buccia, foglie e frutti. Questi oli sono frazioni volatili ottenute dalle piante tramite distillazione in corrente di vapore.
Un trattamento aromaterapico rappresenta un veicolo di informazioni che vengono inviate all’organismo. Numerose molecole aromatiche agiscono a livello dei recettori ormonali e dei neurotrasmettitori; in maniera molto reattiva possono apportare elettroni o cedere protoni, alternando così reazioni di negativizzazione o positivizzazione elettrica.
Più semplicemente le molecole negative sono riposanti, antinfiammatorie, e antispasmodiche, le molecole positive sono tonificanti.
Tramite la loro potente volatilità le molecole aromatiche possono agire attraverso l’inalazione e l’odorato influenzando le aree cerebrali olfattive, con attivazione di vie nervose neurologiche, endocrine e immunologiche. I fitocomplessi degli olii essenziali svolgono più funzioni, per questo ogni essenza presenta più indicazioni.
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CANDELE DECORATIVE
Di forme e colori differenti, sono prevalentemente utilizzate come complementi d'arredo o per festeggiare determinate ricorrenze (battesimi, lauree, ecc.)
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Candele Sicure - La normativa

La vendita di candele (e dei saponi), sia essa effettuata nei mercatini, in un negozio, su un sito web, o nelle vendite private a casa, è soggetta ad una legislazione rigorosa.
Le candele devono essere etichettate in conformità ai due standard attuali definiti dalla norma UNI EN 15494:2019 (specifica le informazioni di sicurezza per candele che bruciano in ambiente chiuso) e dal Regolamento CLP (etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele – reperibile gratuitamente su internet).
L'etichetta deve contenere informazioni relative alla composizione (tutti gli ingredienti e le loro caratteristiche), al produttore, agli eventuali rischi per le persone e per l'ambiente, le indicazioni per lo smaltimento, le indicazioni di pericolo (H) e i Consigli di Prudenza (P).
Acquistare una candela, soprattutto se aromatizzata, significa acquistare un prodotto che, se creato da soggetti che non conoscono o non adempiono alla normativa, potrebbe potenzialmente essere pericoloso.
Le candele di Masca Drusilla sono prodotte con cere naturali (soia, cera di olive e cera d'api) e certificate da
Studio Tecnico Alessandra Balbo - Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro